Storia | Comune di San Didero
Regione Piemonte - Città Metropolitana di Torino
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Storia

Il nome di questa terra è abbreviazione di San Desiderio, dall’intitolazione della chiesa locale omonima: la chiesa ed il villaggio di San Didero vengono citati ripetutamente nella carte relative all’antica plebanìa di Santa Maria di Susa, cioè nella donazione fatta dal vescovo di Torino Cuniberto alla canonica di Oulx il 30 aprile 1065 e nella donazione fatta il 22 aprile 1083 dalla contessa Adelaide, vedova di Oddone di savoia, ed Agnese, sua nuora e vedova di Pietro, alla chiesa di Santa Maria.

Fin dal 1227 Bertrand di Montmèlian, cavaliere, viene investito da Tommaso I del feudo di Bruzolo; in seguito diviene balivo della valle.

I suoi discendenti acquistano a loro volta i feudi di S. Giorio, Villarfocchiardo, Chianocco, San Didero ed innalzano in tutti questi luoghi castelli, torri e caseforti. È una famiglia potente, spesso in lotta con gli abitanti della Chiusa di San Michele.

Dopo varie traversie, il feudo di Bruzolo passa nei primi anni del 1400 ai Ravoir o De La Rivoire, savoiardi e infine nella prima metà del 1500 ai Grossi di Carignano, Conti di Riva e Signori di Chianocco.

Intorno al 1600 doveva già essere Comune ed avere un sindaco; le persone elette a tale carica dovevano essere autoritarie e capaci ed il Castellano aveva il compito di punire chi avesse rifiutato l’incarico.

Era infatti un compito poco ambito poiché il sindaco doveva raccogliere le tasse che erano sempre più gravose e, in caso di insolvenza da parte dei cittadini, pagare di persona.